domenica 18 ottobre 2009

Un po' di storia


L'associazione Karibu nasce nel 2004 come gruppo informale a Scorzè. Nostra volontà fu di promuovere i valori e i principi che stanno alla base del commercio equo e solidale attraverso l'apertura di una Bottega del Mondo.
Finalmente dopo tanti preparativi sabato 6 novembre 2004 fummo in festa per inaugurare la Bottega Karibu che è parte della Coop.ACLI San Gaetano-Bandera Florida di Mirano e consorziata a CTM-Altromercato.
La Bottega Karibu è gestita da volontari che prestano tempo e risorse per il buon andamento delle attività. Un negozio del commercio equo e solidale non è solo vendita, è luogo di relazione, incontro e scambio vicendevole. Proprio per questo i volontari del gruppo Karibu propongono diverse occasioni di riflessione e conoscenza. Lasciandoci ispirare dal nostro nome "karibu" infatti in lingua swahili significa "benvenuto" tra i nostri orizzonti abbiamo comprerso l'Africa. Dopo qualche anno d'attività confrontandoci abbiamo sentito l'esigenza di dare corpo formale alla nostra azione e siamo arrivati il 19 giugno 2008 a costituirci come associazione di promozione sociale Karibu ONLUS.
Il cammino continua ma restiamo fedeli ai pensieri nei quali ci siamo riconosciuti fin dall'inizio. Segue lo storico e primo STATUTO del 2004 scritto dal gruppo Karibu.

TITOLO I Principi generali
Art. 1 Il gruppo KARIBU nasce quale libera unione di persone che si riconoscono nei principi e nelle finalità elencate nel presente statuto. Nessuna limitazione di sesso, età, nazionalità, fede religiosa e/o politica, è posta ai fini dell'adesione al Gruppo, salva l'accettazione integrale del presente statuto.
Art. 2 Scopo del gruppo KARIBU è la promozione di una cultura di giustizia, di pace e di solidarietà tra le persone in varie forme e sotto molteplici aspetti. Il gruppo si caratterizza pertanto per alcune scelte fondamentali ed irrinunciabili quali la non violenza, l'impegno democratico, la solidarietà, attenzione ai problemi del sud del mondo, lo sviluppo sostenibile e la gestione delle risorse.
Art. 3 Il gruppo si propone sia come momento di formazione e di crescita dei suoi componenti sia come strumento attivo di sensibilizzazione e d'intervento nel territorio.
TITOLO II Attività svolte
Art. 4 Attività portante del gruppo è la realizzazione e la conduzione di un negozio per il commercio equo-solidale nonché la promozione e la valorizzazione degli obiettivi portanti che stanno alla base di quest'esperienza di commercio.
Art. 5 Il gruppo inoltre s'impegna a promuovere varie altre iniziative di sensibilizzazione quali: incontri dibattito, cineforum, raccolta fondi per progetti di solidarietà, patrocinio di mostre ed eventi, sensibilizzazione nell'ambito scolastico, corsi di formazione e ogni altra attività che possa contribuire alla realizzazione del''art. 2 dei Principi Generali.
TITOLO III La solidarietà
Art. 6 Il gruppo KARIBU s'impegna a realizzare diverse forme di solidarietà materiale ed economica, etico-politica, operando attiva scelta di critica al sistema vigente di sfruttamento Nord-Sud. In particolare il gruppo appoggia iniziative che possano portare a rapporti diretti con le persone oggetto di solidarietà (es. costruzione di opere pubbliche in centri precisati, sostegno a comunità, adozioni a distanza, ecc. )
TITOLO IV Il volontariato
Art. 7 Per ognuna delle attività svolte il gruppo si caratterizza per l'impegno volontario e gratuito dei suoi soci. Il gruppo inoltre valorizza e incentiva il volontariato come forma di impegno sociale e di crescita personale.
TITOLO V Le obiezioni
Art. 8 Il gruppo KARIBU approva, sostiene e promuove la scelta delle obiezioni, secondo
coscienza, considerando le stesse come un alto momento di impegno personale e di
maturazione che si manifesta in maniera significativa, concreta ed efficace.
TITOLO VI La formazione
Art. 9 La formazione personale dei vari componenti del gruppo avviene sia tramite uno scambio e un confronto costruttivo all'interno degli incontri del gruppo sia cercando di partecipare alle proposte formative ed informative attivate nella zona (mostre, convegni, incontri, corsi, dibattiti, ecc.…), se possibile cercando anche una differenziazione ed una specializzazione di competenze all'interno del gruppo per garantire il massimo scambio e arricchimento.
TITOLO VII Particolari organizzativi
Art. 10 Il gruppo tiene nei suoi incontri periodici un metodo di lavoro rispettoso del diritto di ognuno di esprimersi e del dovere di tutti di ascoltare e partecipare in maniera attiva senza nessuna forma di prevaricazione.
Art. 11 Le decisioni si assumono democraticamente e all'unanimità. Il gruppo può delegare chiunque al suo interno quale portavoce o rappresentante o esecutore delle decisioni stesse.