Cari Amici,
sono partiti tra il 14 e 15 gennaio Lucia, Galdino, Annamaria e Lionello per il Kenya, accompagnati da Michela e Agnese.
Alcuni emozionati scopriranno la terra rossa per la prima volta, per altri sarà uno sperato ritorno. Per tutti sarà una esperienza di amicizia con le persone che incontreranno.
Quest'anno uno degli obiettivi sarà conoscere la gente che vive ancora più a nord, attraversando la rift valley fino a Marsabit e poi su su verso il confine con l'Etiopia!
Buon viaggio!
Vi allegheremo tutte le notizie che riceveremo dai nostri viandanti.
Vi allegheremo tutte le notizie che riceveremo dai nostri viandanti.
18 gennaio 2011
Cari Giuseppe e amici di KARIBU e AVIFinora il nostro viaggio e’ stato piacevole ed interessante. Dopo Sagana , dove abbiamo incontrato padre Frederic ,siamo stati a Mugunda assieme a padre Romano e sour Adriana . Ora siamo a Suguta Marmar , nella parrocchia di padre Paul Maina ,raggiungibile da Nairobi in sette ore di macchina,di cui quattro su strade devastate dall’ultima stagione di piogge . Con la presenza di Michela Fassa ,che ha finanziato il nuovo dormitorio per le ragazze dedicato a MARIA CONSOLATA abbiamo inaugurato questa nuova opera in un clima festoso , con la partecipazione del vescovo Virgilio Pante e di autorita’ locali . In ogni discorso e’ emersa una speciale attenzione per l’ educazione femminile ,sostenuta da una nuova legge che impedisce il matrimonio finche’ una ragazza frequenta la scuola . Sono stati fatti notevoli progressi anche nella dura opera di conciliazione tra tribu’ rivali grazie a scuole e dormitori dove bambini di diverse etnie cominciano a vivere insieme e a conoscersi . Domani saremo a Maralal per verificare quanto e’ stato fatto per l’asilo , cioe’ l’ impianto per l’ acqua e la costruzione del dormitorio per le ragazze finanziato dall’ AVI . In ogni missione abbiamo verificato e continueremo a farlo , il buon funzionamento del sostegno scolastico . Di questo siamo grati a tutti quelli che hanno fiducia nel nostro lavoro ,che svolgiamo con impegno e non cesseremo di ringraziarli perche’ ci consentono di continuare con entusiasmo e fede la nostra opera . Dopo Maralal proseguiremo con padre Andrew per il Lago Turcana , molto piu’ a nord in una zona desertica e vulcanica . Vi aggiorneremo sul proseguimento del viaggio .Un caro saluto a tutti .Galdino , Lucia , Agnese , Annamaria , Lionello , Michela , Paul
30 gennaio 2011
Jambo rafiki di A.V.I. e KARIBU abari gani?Il nostro viaggio prosegue bene, sotto il caldo sole africano.Siamo arrivati a Loiyangalani, sul lago Turkana, dopo una lunga giornata in jeep. Il caldo e le pessime ‘strade’ ci hanno veramente stancato.Con padre Andrew abbiamo visitato l’asilo di Serima (finanziato dalla nostra amica Michela di Karibu) completato quest’anno e gia’ frequentato da una trentina di bambini ). Siamo anche andati a Mojte, un villaggio a 4 ore dalla missione verso nord, dove l’ A.V.I. si e’ impegnata a finanziare la costruzione di una scuola. La situazione di questi due villaggi molto poveri, e’ gravata da un’incredibile siccita’: non piove da quasi un anno!Lucia ha insistito per ‘ aprire una nuova’ via e siamo andati a Marsabit via North Horr e deserto del Chalbi! E’ stata un’esperienza incredibile, indimenticabile e molto emozionante! Prima di tutto perche’ abbiamo visto nuovi paesaggi con gli immancabili miraggi e poi perche’ avevamo con noi un nuovo compagno di viaggio: un motociclista portoghese che sta girando l’Africa.Dopo sette ore di viaggio, siamo arrivati a Marsabit, dove father Isacc Racho, della missione di Diriba Gombo, ci e’ venuto a prendere. Come sempre l’ ospitalita’ e la generosita’ di questi padri, ci fanno sentire come a casa nostra.Il giorno dopo del nostro arrivo, siamo andati al ‘Karibu Village’ dove si sono trasferiti i profughi Borana, dopo l’acqisto del terreno da parte di Karibu. Ora, con l’aiuto di Karibu, stanno costruendo un asilo. Nonostante la grande poverta’ e siccita’, siamo stati accolti con tanta gioia e ci hanno offerto il pranzo: una capra uccisa in nostro onore e mangiata dalle 280 persone che costituiscono il villaggio, con contorno di canti e danze tradizionali.Siamo stati anche a Shurr, un villaggio sperduto nella savanna arida, a due ore di jeep dalla missione. L’A.V.I. da quest’anno finanzia il progetto della clinica mobile che consente l’acquisto di medicinali, poi distribuiti da sister Ann, un’ infermiera indiana, nei villaggi Gabbra, lontani dalla missione e abbandonati a se’ stessi. Per dieci ore, dentro una capanna, la sister ha lavorato ininterrottamente, visitando, vaccinando, medicando malati di tutte le eta’ e tante donne incinte. Oltre alle medicine, sono stati portati sacchi di farina e fusti di olio che le donne si sono distribuite. Questo cibo viene donato dal governo e distribuito dai missionari per aiutare la popolazione in questo periodo di grande siccita’. La grande poverta’ e miseria di questa gente, ci ha provati intensamente.Ora siamo a Wamba, di passaggio perche’ il nostro viaggio continua ancora……Ciao da Galdino, Lucia e Agnese