lunedì 23 gennaio 2012

Un'Africa sempre nuova 20 gennaio 2012

  20 gennaio 2012
  Jambo cari rafiki di KARIBU e AVI,
è più di una settimana che ci troviamo in terra Africana e per quante volte ritorni, non ti abitui alla “normalità”.  Emergono in modo forte le grandi contraddizioni di questo Paese: il KENYA.   Prima tappa a Nairobi, nella missione di sister Mariarosa “Amani Na Wema”. Una città in evoluzione, ma dietro l’angolo lo slum di Kangemi, una distesa di baracche e rifiuti, dove migliaia e migliaia di persone vivono in spazi ridottissimi, senza servizi igienici, pagando l’affitto e l’acqua. Qui conosciamo il lavoro delle sisters francescane, che accolgono nella loro missione 60 bambine orfane e tentano di dar loro dignità e speranza. Visitiamo lo slum, restiamo senza parole, ma ci poniamo tante domande…   Seconda tappa a Karaba Wango. Ci accolgono tre nuovi fathers: Vincent, il parroco, con Jonhson e Henry, che stanno portando la missione alla normalità dopo momenti di difficoltà che il gruppo AVI ha avuto con i precedenti fathers.  Con soddisfazione il progetto della casa di nonna e nipote orfana Wahioa e’ finito. Anche il progetto del pozzo a Kalissa, tanto desiderato da zio Arduino, si sta realizzando: è già stato trovato il luogo e ora si potrà proseguire con la perforazione.   Terza tappa a Thegu. Father Njeroge ci accoglie con molta enfasi. Conosciamo il suo aiutante David, un diacono etiope, che approfitta della nostra presenza per scambi sociali e ci invita alla sua ordinazione sacerdotale. Qui abbiamo controllato l’elenco degli studenti che vengono aiutati da tutti voi.   Trasferendoci al nord, ci fermiamo alla missione di Mugunda per un saluto a padre Romano e alle suore “in diaeto veneto”. Padre Romano ha creato una rete idrica dalla foresta alla valle, dando acqua e lavoro a molta gente.  Si continua a viaggiare con grandi difficoltà, perché le forti piogge di dicembre hanno letteralmente distrutto le strade sterrate, unica via di comunicazione per la popolazione.   Arriviamo a Suguta Marmar. Qui incontriamo father Stephen con father John in un ambiente a noi familiare: e’ infatti la sesta volta che veniamo. I ringraziamenti per i progetti realizzati e per l’amicizia consolidata si moltiplicano e questo ci fa ben sperare per il lavoro futuro dei gruppi.  Qui la gente ricorda ancora con piacere e riconoscenza Michela e Luccia, Romano, Marta e Lorenzo con le figlie, Lionello e Annamaria, Gianni, Alessio e Lauretta.   Sabato c’e’ stata l’inaugurazione dell’asilo di Lorukoti, finanziato dal gruppo Karibu (esisteva solo la primary school costruita negli anni ottanta da father Tallone,un missionario italiano). La comunità ha molto apprezzato questa costruzione, perché prima i 120 bambini ascoltavano le lezioni fuori all’aperto, sotto il sole cocente, seduti per terra. E’ stata una grande festa, con la partecipazione di quasi 500 persone. Un ASANTE SANA (grazie tanto) a tutti quelli che hanno sostenuto e contribuito alla realizzazione di questo progetto   Ci aspetta ancora un lungo e difficile viaggio verso il nord per nuovi incontri, vecchie amicizie, per nuovi progetti e soprattutto per incontrare i grandi occhi dei bambini che noi tutti aiutiamo, perché.. 

..UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE !  

Galdino, Lucia e Agnese